Una forma di schiavitù per un piatto di cibo. Infanzia e dignità negate a vantaggio dei profitti e dei guadagni degli adulti. L’Africa è il continente più colpito dalla fame nel mondo, con oltre il 20% della popolazione che soffre di una malnutrizione cronica. Alla base di questa drammaticità stanno la povertà, il climate change, la mancanza di infrastrutture, i conflitti e la cattiva governance. La combinazione di questi fattori ha portato ad una situazione di estrema vulnerabilità che ha colpito soprattutto donne e bambini. Nella regione sub-sahariana un bambino muore per fame ogni 30 secondi e 1 su 3 sotto i cinque anni soffre di denutrizione cronica, mentre 2 donne su 5 (in età fertile) soffrono di anemia per carenza di cibo. Per potersi sfamare spesso donne e bambini sono costretti a fare lavori pesanti e pericolosi. La percentuale più alta di bambini lavoratori sono nella fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Il lavoro, nella maggior parte dei casi, viene retribuito con un misero piatto di cibo.